venerdì 30 novembre 2012

Novembre

Novembre è filato come un soffio, io mi sono persa, a guardare le foglie, il cielo, l'osservazione del passare del tempo va per me di paripasso con un'altra osservazione.
Mi sto occupando molto del mio spazio, quello fisico, quello mentale.
Ho bisogno di leggerezza, sto facendo piazzapulita, eliminando oggetti che mi appesantiscono, la strada non è semplice.
A volte penso molto al fatto che la mia ricerca di semplicità sia una cosa complicatissima, è un ossimoro.
Ma non trovo altro modo, ho bisogno di alleggerirmi, alzare lo sguardo sullo spazio attorno a me e vedere spazi liberi.
La leggerezza è per me un valore importante, in questo momento della mia vita, fondamentale.
Questo discorso che può sembrare molto astratto è però un discorso che sto attualizzando nella pratica.
Esempio: sto eliminando/regalando/donando vestiti che ingombravano gli armadi, che non venivano mai messi e che ogni volta che aprivo l'armadio mi facevano dire: non ho nulla da mettere!
Era un errore, la frase giusta era "non so operare una scelta tra tutte queste cose mescolate a cose che non voglio più mettere". Ora apro l'armadio e trovandomi davanti tre paia di pantaloni la scelta risulta molto semplice.
Risolto questo discorso posso occuparmi di cose che mi interessano molto di più e da cui traggo maggiori soddisfazioni.
La pratica va applicata a tutto, discorso creme cremine, progetti di vita, coperte, libri, amicizie.
VOGLIO POCO MA STUPENDO!
Non ho tempo per occuparmi di tutto, per occuparmi di tutti.
Devo per forza operare una scelta, dalla mia teoria "meno e-è meglio" ho tratto una conclusione:
Lo sbaglio non sta nel possedere cose, ma nell'esserne schiavi, poche cose ti rendono libero e ti rendono ricco. Non mi sono mai sentita così densa e ricca come ora, che posseggo solo tre paia di pantaloni, una sola crema per il viso, un'unica tazza preferita.
Provare per credere!


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