mercoledì 30 maggio 2012

Emilia


In un'altra vita, una vita fa, in cui il mio lavoro era fatto di lunghi viaggi in macchina e di pneumatici l'Emilia era una meta continua, la mia preferita insieme alla Sicilia.
Di questi due anni frenetici porto nella mente le immagini della partenza all'alba, delle lunghe autostrade e poi l'arrivo.
Ogni zona d'Italia aveva i suoi particolari.
L'Emilia era il colore della terra, le valli messe in fila una dopo l'altra, la gente stupenda, sempre col sorriso, disponibile e più lenta.
La mia casa si riempiva sempre di cibi emiliani al mio rientro.
Ho cominciato a riappropriarmi del senso del rapporto con la natura proprio grazie a questi incontri, con la terra gialla, con i baracchini sulla strada, i vecchi borghi in cima alla collina, la valle verso il mare, la valle dei prosciutti, la vena politica affianco alla vena poetica, il vino, le statali.
Prendi tutte queste cose e le mescoli e ne esce una terra stupenda, la terra a cui il mio pensiero costantemente vola.
Vi penso...


Nessun commento: